Un suicida, nel lungo volo verso la morte si lancia nel vuoto da un grattacielo. Nel volo viene colpito da un sonno profondo e finisce col risvegliarsi dentro a un Caffè sulla Luna. È questo il luogo di incontro ove convergono le anime di tutti i tempi e Giovanni, come un novello Dante, trova il pertugio per entrare e lo percorre per intero accompagnato dal proprio cane, Silene. Partendo dal faro al centro del mare di nebbia si incontra con i fondamenti di tutte le cose. Il viaggio di Giovanni nella vastità immensa del cosmo alla ricerca del punto preciso in cui tutto nasce e finisce, dei luoghi da cui tutto parte e dove tutto arriva, nello spazio e nel tempo in cui tutto si crea e si distrugge. Il ritorno, infine, la condivisione profonda dell’esperienza del morire e del ricongiungersi definitivo alla polvere cosmica. Sulla ritmica dei cori greci, le terzine dantesche introducono dodici quadri dove la musica delle parole riecheggia il cantico muto dell’universo.
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