Scrivere può essere una terapia, può aiutare a sopravvivere, ma se la protagonista del tuo romanzo, un’adolescente ribelle, decide di prendere in mano le redini della trama, non è detto che tutto andrà come avevi previsto: perché creare qualcosa non vuol dire per forza averne il controllo.
«Per quello che ne sappiamo, potrei essere anch’io il personaggio di un libro, senza però averne coscienza».
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