Storia d’altri tempi
Questo libro va letto come è stato scritto e cioè indossando degli occhiali deformanti che vedono la realtà distorta e ridicolizzata. È stato scritto anche per alleviare un po’ la severità dell’argomento ospedaliero che porta con sé una miriade di sofferenze e dolori. Ben lungi, quindi, dal sottovalutare e ridicolizzare il contesto cercando anzi di sdrammatizzare il più possibile la realtà. Il soggetto base di tutta la narrazione in questo libro non è l’ ospedale stesso ma la figura dell’infermiere che, anche se diplomato o laureato, si trova alla fine a svolgere un lavoro umile e servizievole. Con questo non si vuole sminuire tale delicata professione ma alleggerire un po’ ridendoci sopra. Rilassatevi, dunque, e buona lettura.