Il poeta, pedagogista e maestro Gianni Milano (Mombercelli, 14 giugno 1938 – Torino, 5 febbraio 2025), attraverso il suo lavoro di scrittore e nella scuola è stato una voce collettiva contro l’autorità e l’autoritarismo. Per tutta la vita è stato in ricerca e dentro alla pratica di una liberazione e ha fatto parte, dagli anni Sessanta, di una generazione che rivendicava il suo essere internazionale e capace di una libertà da vivere al presente. Fu uno dei papà dell’underground nazionale e fu assorbito da un variegato universo di idee e pratiche di matrice libertaria. A suo modo fu un creativo psichedelico sempre in armonia con la sua percezione visionaria spontanea, appassionata e gentile. È proposta qui una sua trilogia di opere, "Il respiro del drago", "Grimau è morto" e "Poesie australi".
