KUKA MUSEUM & LUKAS ZANOTTI

KUKA MUSEUM & LUKAS ZANOTTI

KUKA MUSEUM & LUKAS ZANOTTI

KUKA MUSEUM       Il Kuka Museum, ente no profit, fondato e diretto da Lukas Zanotti nel 2016 e con sede a Bolzano, nasce con l’intento di raccogliere, studiare, conservare, promuovere, esporre e pubblicare l’Outsider Art prodotta in Sudtirolo, in tutte le sue forme e manifestazioni, sia da artisti del passato che da quelli viventi: disegni, pitture, sculture, romanzi, poesie, diari, environments, video, performances, canzoni, racconti orali, ecc.      Per la precisione, con il termine Outsider Art, o Arte Irregolare, si disegna la grande, variegata e complessa famiglia degli artisti marginali, folk, visionari, spesso con problemi psichici e sempre, o quasi sempre, sprovvisti di formazione artistica accademica, ossia i cosiddetti autodidatti. Persone che operano solitarie, al di fuori del condizionamento di canoni, movimenti, mercati e che traggono dalle profondità della propria personalità, per se stessi e non per altri, opere eccezionali nel concetto, nell’oggetto, nelle tecniche. Oggi l’Outsider Art viene distinta dall’Art Brut, anche se in realtà per certi versi ancora vi coincide e, comunque, ne discende e ne è estensione. Il termine è più correlato alla posizione di marginalità sociale in cui vive l’artista, piuttosto che all’opera.     Perché Kuka? Il nome Kuka deriva dalla storpiatura del nome Lukas pronunciata da Alice, una bambina di due anni. Lukas per lei era Kuka! Ecco, a me è sembrato molto simpatico e simbolico: in fondo un museo di artisti outsider sta ad un museo accademicamente istituzionale come un nome scorretto e storpiato sta ad un nome corretto ed esatto.      Attualmente il Kuka Museum ha una sede a Bolzano per la conservazione della propria collezione (tra gli artisti presenti anche Gottfried Masoner, Hermann Perkmann, Aldo Porcaro, Mike Fedrizzi, Jakob De Chirico, Giorgioppi, ecc.), mentre per tutte le altre attività lo spazio sarà ogni volta diverso ed inventato, adattato e costruito attorno al progetto del lavoro. Il museo vive anche virtualmente, nella sua unità, on line con un sito proprio e su piattaforme social come Facebook, Pinterest, Instagram, Google+, Twitter, ecc. Per il resto è un ‘living museum’, ossia un museo che vive per strada.     Il Kuka Museum, oltre ad avere già una propria, seppur piccola, collezione e disporre di una biblioteca specializzata nel settore, collabora anche ad iniziative di ricerca e di studio, di scambio e di esposizione, con il Musee Visionnaire di Zurigo, tramite Giulia Ficco, e con il Living Museum di Amsterdam, tramite Helen Roeten.     La mostra inaugurale verrà allestita questo autunno e sarà curata dall’attuale direttore, nonché fondatore, Lukas Zanotti, con il titolo ‘The Monster Rain’, il ‘Mostro Pioggia’. Tema è la rappresentazione della pioggia nel nostro contesto territoriale, rurale e contadino; la pioggia come mostro cercato e positivo, o come mostro temuto, scongiurato e dannoso, cattivo. Gli artisti invitati sono Hermann Perkmann, artista autodidatta e girovago di Bolzano, ed alcuni giovani disabili mentali che lavorano in cooperativa sociale.     Per eventuali contatti scrivere al seguente indirizzo e-mail: kukamuseum@virgilio.it    
Quando
Dal 19 Ago. 2016
al 25 Mar. 2024

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