Eserciziario poetico
L’alternanza di Movimento – la fanciulla che avanza, il lume acceso, il bambino che tira i cavalli, l’ombra a terra che li unisce – e di staticità dei due paesaggi si ritrova nelle poesie o al contrario: ermetiche, “a‑fior‑di‑labbra”, di scuola ungarettiana, oppure fluide, musicali dei cari poeti di primo ’900. I testi spagnoli risentono del colore e del calore di F. G. Lorca, A. Machado, J.R. Jimenez, nonché dei pittori iberici. La lezione della letteratura anglosassone inizia con W. Blake e arriva, in qualche modo, allo “Stream of Consciousness” eliotiano. L’uso frequente della rima dà ritmo e musicalità, con un pizzico di nostalgia per la stupenda struttura del sonetto. Un eserciziario poetico, quindi, frutto di uno studio linguistico, retorico e semantico approfondito che, attraverso la semplicità della parola di tre fondamentali idiomi europei, vuole trasmettere pensieri e idee ai pochi (di quelli manzoniani) lettori.
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