Nel 2012 la diagnosi: “Forse sei mesi di vita”. Per me parlare della morte voleva dire aumentare quel dolore assordante che ci aveva colpito entrambi… ma quel momento alla fine è arrivato, era il 25 febbraio del 2019. Un anno dopo ho deciso di scrivere una lunga lettera a Ferruccio perché avevo negato quella morte che ci stava accanto, che era penetrata in noi. Dio gli ha concesso sette anni di vita in più, preziosi per noialtri, regalandoci la sua unica grande testimonianza. Io sono riuscita a trasformare il dolore in bellezza e, guardando il cielo, dico grazie!
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