“Gli strumenti della solitudine” è il diario poetico di un viaggio che diventa esplorazione interiore.
Partito con una videocamera e senza destinazione, Mirko Vercelli attraversa il Sudest asiatico alla ricerca di una nuova relazione con sé stesso e il mondo.
Tra templi buddhisti, fattorie rurali e strade sconosciute, emerge una poetica della soglia che interroga i nostri strumenti di conservazione della memoria – fotocamere, archivi digitali, parole – rivelandoli come tentativi disperati di non morire del tutto. Il viaggio fisico si trasforma così in pellegrinaggio laico verso quella solitudine fondamentale che, paradossalmente, ci connette a tutto ciò che esiste.
Una raccolta per chiunque abbia mai cercato sé stesso nella distanza, scoprendo che la vera destinazione era sempre stata il punto di partenza.