Perché dovrebbero essere le comunità a prendersi cura del paesaggio
Qualcuno ha scritto che senza memoria non c’è futuro. Io mi permetto di aggiungere che senza paesaggio non c’è memoria.Mortificandolo, obliterandolo, mutilandolo, consapevolmente e inconsapevolmente, stiamo riducendo questo bene comune sempre più a un simulacro di sé stesso e, al contempo, di noi stessi.Il paesaggio è memoria, individuale e collettiva, è sedimentazione, materiale e immateriale, è identità, oggettiva e soggettiva, è un valore imprescindibile per le popolazioni. Sono le comunità che devono tornare ad assumersi la responsabilità diretta della sua tutela, prendendosene cura attivamente e divenendo vere comunità di paesaggio.