Stefano Motta

Stefano Motta scrittore e saggista, ha pubblicato numerosi titoli di narrativa per ragazzi. Studioso dei "Promessi Sposi" e del mondo religioso del Seicento, già direttore artistico del Maggio Manzoniano Merate, è socio onorario della Pontifica Academia Mariana Internationalis della Città del Vaticano, e membro della Giuria Tecnica del Premio Letterario Internazionale "Alessandro Manzoni". Con Einaudi Ragazzi è uscito nel 2019 il delicato romanzo "Lale" e con Giovane Holden il thriller storico "Le armi dei vinti". Con Edizioni del Faro ha pubblicato il romanzo "Di vento forte", la raccolta di racconti "Latte e Ghiaccio" e "Mascarpone e altre storie".

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Il bene e il male faccia a faccia – "Habeas corpus" su Malpensa24

GALLARATE – I “voli della morte” e il dramma dei desaparecidos nel nuovo romanzo di Stefano Motta (nella foto).  Con Habeas Corpus-I voli della morte sotto la dittatura di Videla (Edizioni del Faro, 144 pagine) Motta, che insegna lettere all’Istituto Aeronautico “Ferrarin” di Gallarate e all’istituto aeronautico “Città di Varese” è scrittore e saggista e Membro della Giuria Tecnica del “Premio Letterario Internazionale A. Manzoni”, si immerge in una delle pagine più buie della storia del Novecento con un romanzo inatteso e durissimo, di difficile ma necessaria lettura.

IL BENE E IL MALE FACCIA A FACCIA

Lo si intuisce sin dall’attacco del primo capitolo, ma ci vuole qualche pagina per rendersi conto di quel che sta dicendo la voce narrante: l’apparente banalità con cui uno dei due protagonisti, un sottoufficiale dell’Esma – la Escuela Mecánica de la Armada di Buenos Aires – racconta il suo lavoro è dolorosa più del peggiore sadismo. L’altra voce, che si alterna nei capitoli pari, è quella purissima e a tratti ingenua di Alice Domon, “suor Cathy”, e per tutto il romanzo si spera che l’immagine bellissima della copertina non sia il presagio inevitabile di una fine che purtroppo i libri di storia ci hanno già raccontato.

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Inserita 4 anni fa