Pino Loperfido

Scrittore e giornalista, scrive per il teatro e per la radio. È direttore editoriale del magazine TM. È stato ideatore e direttore scientifico del Trentino Book Festival (2011-2019). Nel 2022, ha vinto il Premio “Contro l’odio in rete”, promosso dall’Ordine dei Giornalisti e dal Corecom del Trentino Alto Adige. Il 3 marzo 2023, in prima mondiale, nel Duomo di Trento è stata rappresentata la “Missa Sancti Vigilii”, partitura sacra originale di cui gli sono stati commissionati i testi poetici.

Teatro
È autore dei melologhi Il cuoco di Mozart. L’incredibile vita di Lorenzo Da Ponte: poeta, genio e avventuriero, Viva Rota… Viva Fellini e Puccinipersempre.
Tra le principali opere di prosa: Ciò che non si può dire (2002-2022, Premio Chianciano, Premio Bolzano Teatro, Premio CoFAs, Targa Il Molinello), La scelta di Cesare (2015) e La grande nevicata dell’85 (2021-2023).
Tutte le sue opere sono state rappresentate con successo in diverse città italiane e adattate per la radio.

Libri
Il suo ultimo romanzo è La grande nevicata dell’85 (Edizioni del Faro).
Del 2022 è Ciò che non si può dire. Il racconto del Cermìs (2022, Edizioni del Faro, finalista al Premio Mario Rigoni Stern, vincitore selezione Premio Leggimontagna, Targa speciale Premio Città di Cava de’ Tirreni).
Tra gli altri titoli, Caro Alcide. Degasperi Alcide Amedeo Francesco: storia di un italiano (2004) e La manutenzione dell’universo. Il curioso caso di Maria Domenica Lazzeri (2020, Premio “De Cia Bellati” per la narrativa).
È anche autore di due romanzi: Teroldego (2005) e Le meccaniche dell’infelicità (2009, Premio Città di Messina, Premio Città di Cava de’ Tirreni).

Ultimi libri

News

“Ciò che non si può dire” tra i vincitori del premio letterario "Leggimontagna 2022"

Sabato 15 ottobre dalle 15.30, nella Sala convegni della Comunità di montagna della Carnia a Tolmezzo (Udine) saranno consegnati i premi della 20a edizione del concorso letterario Leggimontagna ai vincitori nelle sezioni di Saggistica, Narrativa e Inediti che saranno presenti in sala.

Nella sezione Narrativa sono state 41 le opere iscritte a concorso. Tra i tre vincitori, Ciò che non si può dire. Il racconto del Cermis di Pino Loperfido (Edizioni del Faro). Il romanzo che narra la tragedia del 3 febbraio 1998 si contenderà lo scettro della vittoria del Premio con altri due romanzi: Ripido come la vita di Paul Bonhomme (Alpine Studio) e Un’estate in rifugio di Sofia Gallo (Salani Editore). La scelta è stata la sintesi di un’approfondita discussione in giuria, composta da Luciano Santin (presidente), Riccarda de Eccher, Leila Meroi e Carlo Tolazzi.

Nuova affermazione, dunque, per il libro di Loperfido che già era entrato nella decina del Premio Rigoni Stern. Successi confermati dalle vendite, considerato che sta per uscire la quarta ristampa a poco più di 7 mesi dalla sua prima pubblicazione.

Inoltre, dal 19 al 23 ottobre, il romanzo sarà all’importantissima Fiera di Francoforte, nello stand delle Edizioni del Faro di Trento. La celebre Buchmesse è la più grande esposizione del settore, qui riservata in particolar modo agli operatori del settore (editori esteri, traduttori, agenzie letterarie, ecc.).

Inserita 1 anno fa