Adriano Cataldo

Adriano Cataldo, cilentano, è nato a nel 1985 in un paese che non esiste più: la Germania Ovest. Dal 2008 è attivo nella Grande Distribuzione di parole, attraverso pubblicazioni di testi su blog e riviste, tra cui: Repubblica, Charta Sporca, L'insicuro, Poesia del nostro tempo, Critica impura, Poesia Ultracontemporanea, Inutile, Lahar, Digressioni, Atelier e collettanee di poesia contemporanea, tra cui Soglie di Transito.
Ha pubblicato una raccolta di poesie (Liste Bloccate, 2018) e due plaquette (Amore, morte e altre cose compostabili, 2019, Come poter dire alla fine, 2020).
Dal 2015 organizza reading ed eventi di poesia in Trentino e Campania. Nel 2016 ha fondato il movimento Breveintonso (poesie il cui titolo è più lungo della poesia stessa) e il progetto di poesia e musica Electro Montale.
Dal 2017 è membro del CDA dell’Università popolare del Cilento. Ha un canale youtube (link) .
Cura la rubrica "Il pubblico della poesia" su Sanbaradio

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Rassegna stampa

Su Poesia del nostro tempo l'intervista ai curatori della collana "sonar"

La poesia deve disturbare, intervista con Paolo Agrati e Adriano Cataldo su la Poesia del nostro tempo.

Può raccontarci brevemente la storia della collana Sonar delle Edizioni del Faro? Quali sono, a Suo giudizio, le peculiarità che la contraddistinguono all’interno del panorama editoriale contemporaneo, i suoi punti di forza e le sue criticità?

Adriano Cataldo: La collana Sonar nasce da un’intuizione di Barbara e Michelangelo, i titolari delle Edizioni del Faro: dedicare interamente uno spazio editoriale alla poesia contemporanea. Il Trentino è un luogo periferico, soprattutto dal punto di vista geografico e culturale. Era quindi una grande sfida. Era il 2018 e a Trento era ormai consolidata la presenza del Poetry Slam, attraverso le attività dell’associazione di cui sono parte. Da questo punto di vista, credo che lo slam abbia contribuito a far nascere una consapevolezza sul territorio trentino: l’importanza della poesia nel panorama socio-culturale. Per la direzione della collana scelsi Paolo Agrati, mentre io sarei stato di supporto nella selezione dei manoscritti e la fase di correzione e revisione delle bozze. Penso che la convivenza tra me e Paolo, con i nostri gusti in parte divergenti e in parte convergenti, sia un punto di forza di questa collana.

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Inserita 3 anni fa