Alessandra Giannetti vive a Napoli, ha pubblicato il saggio "Patentati ecclesiastici. Storia del diritto del regno di Napoli nel 1700" (UNI Service, 2008), "Futuro passato, Poeti del nuovo millennio a confronto” (Aletti, 2022), "Racconti napoletani" di Alessandra Giannetti (autrice) e Hafez Haidar (traduttore), (2022, Aletti), "D’amore e di spine" (Aletti, 2023), "Fino alla fine di noi, l'omicidio Rigi Caserta" (2024 ediz. del Faro), "Il suono dell'attesa" (2024, ediz. del Faro), "Nelle tue mani" (2024, ediz. del Faro).
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Julien, il fidanzato di Tina, è un personaggio tratteggiato a poco a poco nel libro fino al finale.
È nato a Parigi dove ha vissuto l’infanzia e l’adolescenza. I suoi genitori sono francesi, Catherine è sua madre ed è molto amica di Teresa che ha incontrato a Parigi, con la quale ha una profonda amicizia e hanno frequentato l’università insieme. A Parigi Teresa ha conosciuto Michel, fratello di Catherine, se ne è innamorata e con lui, cultore della intellettualità napoletana, hanno deciso di andare a vivere a Napoli nella grande casa del Corso Garibaldi di proprietà di Teresa. Catherine e Teresa mantengono i contatti e Julien che ha vissuto negli anni il rapporto della madre con la zia ed è molto affezionato a quest’ultima, arriva a Napoli dopo la morte di Teresa, frequenta il bar di Tina e si innamora di lei. A poco a poco, attraverso il diario della zia, scopre cosa aveva incrinato i rapporti tra lei e il marito Michel, il rapporto controverso di Teresa con il marito e il figlio Alberto, suo cugino, che conosce a malapena in quanto il ragazzo è stato a studiare all’estero e si è progressivamente allontanato dalla famiglia. Julien scopre le meschinità della zia, il suo attaccamento al denaro, pur non riuscendo a demolire il profondo rapporto che aveva durante l’infanzia con lei, l’amicizia sincera tra lei e sua madre e dalle due donne ha ereditato l’interesse e l’ammirazione verso Napoli e i napoletani che lo hanno fatto innamorare di Tina. Julien ricostruisce assieme alla fidanzata il puzzle dei rapporti successivi tra i due zii, Michel e Teresa, la vita solitaria di lei dopo la morte del marito e tutto ciò che ha fatto per accumulare ricchezza quasi a voler continuare la vita ricca ed elegante che aveva sempre fatto sia prima che dopo il matrimonio. Con l’illusione che le cose possano ridarle la felicità perduta. Julien scopre a poco a poco che la ricchezza non da la felicità ma è solo un mezzo per godere delle piccole e grandi cose condivise nell’amore. È una persona interessante perché quando viene a contatto con personaggi avidi e misteriosi che cercano di sottrargli i suoi ricordi a cui anche Tina si era affezionata, difende il suo rapporto con la ragazza e insieme rivalutano la zia che attraverso pene e dolori, ha mantenuto il suo attaccamento alla vita e a ciò che ha costruito col marito. Rocco Miravento, abituato a empatizzare ed entrare nel profondo delle persone, ammira Julien anche quando la sua compagna Arianna manifesta perplessità sul suo rapporto sentimentale con l’amica Tina.